Il passato è una terra straniera

Premio Bancarella nel 2005, “Il passato è una terra straniera” è un romanzo ambientato a Bari sul finire degli anni ’80 ed è la storia di due giovani, Giorgio e Francesco, tanto distanti per carattere, cultura, valori, eppure diverranno molto amici e inizieranno a condividere il gioco d’azzardo, viaggi, storie di sesso con donne di lusso annoiate, sullo sfondo una città con una sua storia ed una serie di stupri su cui indaga un tenente dei Carabinieri.

Un giallo, che avrà un intreccio e uno svolgimento insolito.

I personaggi che Carofiglio ritrae, sono magnetici, profondi, nascondono ognuno dei segreti.

Giorgio, da studente modello, viene trascinato da Francesco, in un mondo falso e falsato, diventando egli stesso un abile bluffatore.

“se qualcuno dice che la vita non è una continua sequenza di manipolazioni, o è un bugiardo o è un cretino. La vera differenza non è fra manipolare consapevolmente e non manipolare. La differenza è fra manipolare consapevolmente e manipolare inconsapevolmente … i giochi di prestigio o il barare alle carte sono una metafora della realtà quotidiana, dei rapporti fra le persone. C’è qualcuno che dice delle cose e contemporaneamente agisce. Quello che succede davvero è nascosto fra le pieghe delle parole e soprattutto dei gesti. Ed è diverso da quello che appare … le intenzioni vere sono diverse da quelle dichiarate. Per esempio: prova a indagare sulle vere spinte che inducono le persone a fare le cosiddette buone azioni. Quello che scoprirai non ti piacerà. La verità è difficile da sopportare, ed è per pochi.”

E’ possibile un ritorno ad una vita vera ed onesta? Quando durante la giovinezza “tutto ciò che accade, accade per la prima volta e ci segna in modo indelebile, nel bene e nel male”.