Giù la maschera

E poi ci sono serate come ieri, in cui un vento fortissimo, porta con sé tante emozioni, profonde, totalizzanti, come sempre, Paola.

Ti commuovi e le lacrime di tristezza ti rigano il volto, quando ascolti un’amica a cui vuoi molto bene, raccontarti che dovrà affrontare un periodo molto duro. Tu non sai come consolarla, nessuna parola pronunciata potrà alleviare quello che dovrà affrontare da sola, ma puoi solo esserci e lasciare che quell’ emozione di sofferenza fuoriesca da te e vi unisca ancora di più e cementi ulteriormente la vostra amicizia.

Ti commuovi e le lacrime di gioia ti rigano il volto, quando ricevi la risposta che attendevi, il tuo libro ha passato la fase di selezione finale, inizia la campagna di crowdfunding.

E vorresti urlare a tutti quanto sei felice, quanto sei soddisfatta di te stessa, perché in quelle pagine ti sei messa a nudo. E pensi che se riuscirai a fare emozionare anche i lettori, l’esperienza sarà ancora più gratificante, profonda, unica.

Non l’avevo ancora stampato, come a preservare qualcosa che al momento era soltanto mio.

Pudore? Ritrosia? Paura di fallire? Paura di riuscire? Scaramanzia?

Non lo so, tutto e il contrario di tutto.

Contraddizione allo stato puro, e questa è una delle mie peculiarità che mi fanno essere come sono e smetti di cercare sempre la logica e la coerenza, e fai battere soltanto il cuore.

E poi rimani in silenzio e ascolti il vento che sibila ancora più forte, foriero di tante altre novità in arrivo e ti senti in pace, perché sai che il quadro della tua vita si sta dipingendo su una tela bianca, pulita.

E per la prima volta la pittrice sei tu.