"Open. La mia storia"
Alla fine della lettura di questa autobiografia, la domanda che mi sono posta, è come sia possibile, allenarsi con costanza, metodo, dedizione e tanta fatica, pur odiando tanto quello che si fa ed arrivare a diventare il nr. 1 del ranking mondiale del tennis?
Andree Agassi, lo ripete per l’intero libro, lui il tennis l’ha sempre odiato, è stato costretto, da un padre dispotico, ad allenarsi fin da piccolo, eppure quello sport è diventata la sua ragione di vita.
Quando da adolescente viene mandato lontano da casa in una scuola di allenamento, inizia a ribellarsi, ad infrangere le regole, attraverso un look eccentrico e comportamenti stravaganti “quale forma di ribellione mi resta? Quale nuovo peccato posso commettere per dimostrare al mondo che sono infelice e voglio tornare a casa?”
Colpisce molto la fragilità, di un uomo che pur diventando un campione assoluto del tennis mondiale, non riesce a trovare piacere e ad essere soddisfatto davvero per quello che fa.
Allo stesso modo è indubbia la sua straordinaria forza e determinazione.
Anche nelle relazioni sentimentali, sceglie le sue compagne come se fossero delle predestinate, come se ci fosse qualcosa di scritto a cui lui non può sottrarsi, passaggi per nuove evoluzione dell’ Agassi uomo “Due anni è un punto di riferimento importante nella mia vita sentimentale. In ogni rapporto precedente, due anni hanno segnato il momento di prendere o lasciare … ogni due anni mi stanco della ragazza con cui sto, o lei si stanca di me … sono stato due anni con Wendi e poi lei ha dichiarato aperto il nostro rapporto, il che ne prefigurava la fine”
Poi la modella e attrice Brooke Shields “ Senza né Brooke né il tennis non avrei niente. Temo il vuoto, il buio. Così mi aggrappo a Brooke e lei si aggrappa a me, e benché questo aggrapparsi possa sembrare amore … Tenersi stretti per salvarsi la vita”
Infine Steffi Graff, inseguita per anni “Ci ho provato e riprovato. Niente da fare. Steffi Graff è come il Roland Garros. Semplicemente non riesco a tagliare quel particolare traguardo …. Ma non posso farne a meno. Non ho mai visto una donna così bella. Da ferma, è una dea; in movimento poesia. Sono un corteggiatore, ma sono anche un suo fan”
La sua unione con la campionessa tedesca è l’amore quello con la “A” maiuscola, lui stesso la definisce “la persona più straordinaria che abbia mai conosciuto … Vorrei invitare a casa un giudice e sposarla di nuovo”
Anche per chi, non è appassionato di tennis, la storia di Agassi, è coinvolgente, fino all’ ultima pagina condividendo con l’atleta, gioie, fatiche, sconfitte e vittorie, perché è metafora della vita di ognuno “Gioco e continuo a giocare perché ho scelto di farlo. Anche se non è la tua vita ideale, puoi sempre sceglierla. Quale che sia la tua vita sceglierla cambia tutto”.
